Con l’Act of Settlement nel 1701, il Parlamento inglese creò le basi per il fatto che la successione al trono nel regno rimase saldamente in mani protestanti.

 

La legge stabiliva che dopo la morte di Annes, ultima regina protestante della casa di Stuart, il diritto di successione al trono doveva passare al cugino di primo grado Sophie von der Pfalz, o ai suoi discendenti protestanti, eludendo le regole ereditarie fino ad allora in vigore.

Sophie era la dodicesima figlia dell’elettore Federico V del Palatinato, il “re d’inverno” boemo, e di Elisabeth Stuart e quindi la successiva parente protestante vivente della regina.

 

Così, dopo la morte della regina Anna Stuart di Gran Bretagna, che rimase senza discendenti, l’elettore protestante Georg Ludwig di Braunschweig-Lüneburg ereditò la corona reale britannica.

Dal 1698 governerà l’elettorato di Braunschweig-Lüneburg (o l’elettorato di Hannover) come elettore Georg Ludwig e dal 1714 come Giorgio I il Regno di Gran Bretagna.

Con questo fondò la Casa di Hannover, che regnò in Gran Bretagna fino al 1901.

 

L‘unione personale tra la Gran Bretagna e Hannover (chiamata “Hanoverian England” in Inghilterra) si concluse nel 1837 con l’adesione della regina Vittoria, poiché nel Regno di Hannover, lo stato successore dell’elettorato di Braunschweig-Lüneburg, solo i discendenti maschi potevano salire al trono secondo la legge salica.

 

La morte di Vittoria pose finalmente fine al dominio della Casa di Hannover, poiché con l’ascesa al trono del figlio maggiore Edoardo VII passò alla Casa di Sassonia-Coburgo e Gotha.

Un nome che Eduard cambiò in Haus Windsor nel 1917 per motivi di politica interna.